
Il mondo delle auto aziendali è scampato a un aumento improvviso della tassazione grazie all’introduzione di una clausola di salvaguardia, valida fino al 30 giugno 2024. Questa misura, voluta dal governo, mantiene invariati i coefficienti per il calcolo del fringe benefit, offrendo stabilità a imprese e dipendenti. Ecco cosa cambia e come orientarsi.
Cosa prevede la clausola di salvaguardia?
La norma blocca l’aumento automatico dei valori utilizzati per determinare l’imponibile fiscale delle auto aziendali. In pratica:
- Coefficienti congelati: quelli del 2023 restano validi, evitando un incremento del 10-15% previsto dalle regole precedenti.
- Tassazione prevedibile: le aziende possono calcolare con certezza i costi del fringe benefit, senza sorprese.
- Tutela per le flotte ibride ed elettriche: i veicoli a basse emissioni continuano a beneficiare di aliquote agevolate.
Fringe benefit auto: come funziona oggi?
Il benefit legato all’auto aziendale è calcolato sulla base di:
- Valore dell’auto: prezzo di listino comprensivo di accessori.
- Coefficienti per emissioni di CO₂: più il veicolo è inquinante, maggiore è la percentuale applicata.
- Utilizzo privato: se l’auto è usata anche per scopi personali, il benefit è interamente tassabile.
Esempio: un’auto dal valore di € 30.000 con coefficiente al 30% genera un imponibile annuo di € 9.000, tassato in busta paga.
Perché questa clausola è importante?
- Evita costi aggiuntivi: senza il blocco, molte aziende avrebbero visto lievitare le spese per i benefit auto.
- Sostiene la transizione ecologica: i veicoli elettrici/ibridi mantengono coefficienti vantaggiosi (es. 15-25%), incentivando flotte green.
- Riduce l’incertezza: le imprese possono pianificare budget e rinnovi senza timore di rincari fiscali improvvisi.
Cosa succede dopo il 30 giugno?
La clausola è temporanea, ma il governo sta valutando soluzioni strutturali per:
- Riformare il calcolo dei coefficienti: allineandoli agli obiettivi UE di decarbonizzazione.
- Introdurre sgravi permanenti: per chi sceglie veicoli elettrici o a idrogeno.
- Semplificare la burocrazia: rendendo più chiare le regole per aziende e dipendenti.
Consigli per le aziende
- Verifica la flotta: privilegia veicoli a basse emissioni per sfruttare coefficienti agevolati.
- Ottimizza i contratti: con il noleggio a lungo termine, puoi aggiornare i modelli ogni 3-4 anni, mantenendo benefit fiscali vantaggiosi.
- Forma i dipendenti: spiega come usare l’auto in modo ibrido (privato/lavorativo) per ridurre l’imponibile.
Il ruolo del noleggio a lungo termine
Affidarsi a servizi di noleggio flessibile permette di:
- Mantenere i costi sotto controllo: canoni fissi che includono manutenzione, assicurazione e sostituzione veicoli.
- Aggiornare la flotta senza investimenti iniziali, passando a modelli elettrici non appena disponibili.
- Adattarsi alle normative: i provider seguono le evoluzioni fiscali, evitando rischi di non conformità.
Conclusioni
La clausola di salvaguardia è un’ancora di stabilità in un mercato in rapida evoluzione. Per le aziende, è il momento ideale per ripensare la gestione della flotta, puntando su sostenibilità e partnership affidabili. Perché il futuro della mobilità aziendale è già qui… e conviene esserci pronti.