up-noleggio-il-futuro-della-mobilita

La transizione verso la mobilità elettrica sembra ormai inarrestabile, con l’obbligo di produrre solo veicoli elettrici a partire dal 2035. Questo trend non riguarda solo le auto, ma anche il settore delle motociclette, dove modelli a zero emissioni sono già disponibili. Kawasaki ha già introdotto due moto ibride, la Ninja 7 e la Z7 Hybrid, sebbene non abbiano ancora riscosso un grande successo.

Nonostante i progressi tecnologici ed ecologici, la meccanica tradizionale potrebbe non essere del tutto superata. Porsche, ad esempio, ha recentemente depositato un brevetto per un innovativo motore a 6 tempi, che promette di essere più efficiente e potente rispetto ai tradizionali motori a 4 tempi.

Motori a combustione: una nuova prospettiva

Per comprendere l’innovazione proposta da Porsche, è utile rivedere il funzionamento dei motori attuali. I motori a combustione interna funzionano attraverso quattro fasi: aspirazione, compressione, scoppio/espansione e scarico. Nei motori a 2 tempi, queste fasi si completano in due corse del pistone, mentre nei motori a 4 tempi richiedono quattro corse, con un ciclo completo che dura due giri dell’albero motore.

L’innovativo motore a 6 tempi di Porsche

Il nuovo motore di Porsche si distingue per la capacità di recuperare l’energia termica dispersa nei gas di scarico. A differenza dei motori a 4 tempi, il motore a 6 tempi introduce una doppia fase di compressione ed espansione. In questo sistema, il pistone compie sei corse e l’albero motore gira per un totale di tre cicli completi. Dopo la prima espansione, i gas di scarico vengono compressi nuovamente, e grazie a una seconda iniezione di carburante, la miscela si espande di nuovo, sfruttando il calore residuo. Questo ciclo garantisce un’ulteriore fase di lavoro sul pistone, migliorando l’efficienza del motore. Solo dopo questa seconda espansione i gas, a temperatura più bassa, vengono espulsi.

Caratteristiche tecniche e potenziali vantaggi

I brevetti depositati da Porsche rivelano che il motore a 6 tempi è progettato con un sistema di ingranaggi che consente all’albero motore di ruotare in modo particolare, alterando i movimenti del pistone, che avrà due punti morti superiori e inferiori. Questa complessa soluzione tecnica, sebbene ancora in fase di sviluppo, potrebbe rivoluzionare il modo in cui i motori a combustione funzionano.

Il grande vantaggio di questo motore è l’incremento dell’efficienza termica, che potrebbe aumentare fino al 50% rispetto a un motore a 4 tempi. Questo si traduce in minori consumi di carburante e ridotte emissioni di CO2 e altre sostanze inquinanti come ossidi di azoto e particolato. Inoltre, la doppia espansione offre un aumento di potenza e coppia a parità di cilindrata.

Tuttavia, il sistema presenta anche delle sfide. La complessità del nuovo sistema di ingranaggi potrebbe comportare tempi di sviluppo prolungati e costi elevati di produzione. Il peso aggiuntivo dei componenti e l’uso di materiali speciali per gestire le alte temperature potrebbero ulteriormente aumentare i costi.

L’impatto sul futuro delle moto?

Nonostante Porsche sia orientata al settore automobilistico, non è da escludere che questa tecnologia possa trovare applicazioni anche nel mondo delle moto, vista l’affiliazione del marchio tedesco con il Gruppo Volkswagen, di cui fa parte anche Ducati. Nel frattempo, Kawasaki continua a innovare nel settore delle due ruote, lavorando su motori ibridi e su un prototipo alimentato a idrogeno, dimostrato durante la 8 ore di Suzuka.

Condividi sulle tue piattaforme preferite!